Domenica 1 aprile 2012
ore 12.00
Venezia
Fondazione Bevilacqua La Masa
Palazzetto Tito
Palazzetto Tito
NON E' MAI TROPPO TARDI
di Silvia Gribaudi
di Silvia Gribaudi
Otto donne, sessantenni veneziane, per la prima volta si cimenteranno in una performance. Identità di genere e tempo, bellezza, corpi, biografie: un lavoro sugli stereotipi e sulla libertà.
Un progetto-laboratorio che chiude il ciclo di performance “Otto+1. Materiali identitari ed imprevisti queer” dell’Osservatorio Queer del Comune di Venezia. Non casuale la sede, perché a Palazzetto Tito è in corso (fino al 15 aprile) il progetto espositivo “Io Tu Lui Lei. Una mostra eterosessuale”, sempre promosso dall’Osservatorio Queer e curata da Francesco Ragazzi e Francesco Urbano, nell’ambito dell’indagine creativa sulle identità che da un anno si sta realizzando.
Protagoniste di “Non è mai troppo tardi” sono Margherita Benigni, Milena Cecchetti, Paola Ferialdi, Donata Macchi, Franca Marcomin, Anna Maria Mazzucato, Sandra Salmasi, Edera Scandagliato.
L’evento offre uno sguardo sulle suggestioni proposte dalla mostra, attorno alle identità, ai generi, alle generazioni, attraverso i corpi di queste otto donne e tutto ciò che il tempo ha scritto su di loro. Otto distinte espressioni di femminilità, che ascoltano uno spazio d’arte, espongono le rotture ed i frammenti delle immagini della loro vita, offrono il proprio corpo allo sguardo, sottraendolo agli stereotipi.
«Non è mai troppo tardi per amare, guardare e farsi guardare - descrive il progetto site-specific Silvia Gribaudi - Non è mai troppo tardi per incontrarsi, sognare, ballare, appassionarsi, sfidarsi, raccontarsi, ricominciare, essere arte, essere umani».
«Non è mai troppo tardi per amare, guardare e farsi guardare - descrive il progetto site-specific Silvia Gribaudi - Non è mai troppo tardi per incontrarsi, sognare, ballare, appassionarsi, sfidarsi, raccontarsi, ricominciare, essere arte, essere umani».
Alla performance di domenica 1 aprile, il gruppo si è preparato in una serie di incontri laboratoriali al Teatro Momo di Mestre, che co-produce l’esperienza creativa.
Un reportage è realizzato da Anna Piratti. Preziosa è stata la collaborazione del Collettivo lesbico-femminista "Vengo Prima".
“Non è mai troppo tardi” arriva a Venezia dopo varie tappe, riscuotendo sempre con grande successo: l’anno scorso è andato in scena - naturalmente con gruppi locali di donne - al Museo Civico di Bassano del Grappa, in occasione di una Mostra sul Canova; a Torino alla Galleria GAM all’interno del Festival Interplay; nel luglio a Villa di Montorso (Vi), per OperaEstateFestival e a Genova per il Festival di danza contemporanea Urban Bodies; a Novembre, infine, al MAMBo di Bologna.
Silvia Gribaudi è una coreografa e performer.
Nel 2008 l’assolo Unattimo è selezionato da Anticorpi eXpLo.
Vince i premi di pubblico e giuria “Giovane danza d’autore” 2009 con A corpo libero. Ospite nello stesso anno alla Biennale di Venezia, la performance A corpo libero le dà visibilità anche a livello internazionale: nel 2010 lo spettacolo è infatti selezionato dal circuito Aerowaves-Dance Across Europe 2010 e partecipa a numerosi festival europei. Nel 2010 è nel corpo di ballo della trasmissione televisiva Vieni via con me, in onda su Rai3, con la Compagnia Aldes.
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